Scandalo al policlinico Umberto I di Roma, una paziente in coma legata alla barella da 4 giorni. Questo sensazionale Scoop del Corriere.it è così sensazionale che ha preso tutti di sorpresa. Infatti tutto nasce da un “Blitz” dei Senatori della Repubblica Marino e Gramazio. Ed è talmente vero che è stato un Blitz, che alla redazione online hanno dovuto affidare la copertura della notizia al barbone che dormiva nei famigerati sotterranei del primo ospedale della capitale. Pare che l’uomo sia uno di quelli che, in seguito alle dichiarazioni di Monti, hanno deciso di licenziarsi stanchi della monotonia del posto fisso.
La vera paziente
C’è da chiarire che una paziente in coma deve essere legata al suo giaciglio se sai che dovrà aspettare 4 giorni e il “Blitz” di Gramazio e Marino prima di essere ricoverata. Perché se la barella è senza sponde la signora rischia di cascare. E uno si chiede: ma che cosa vuoi che ne sappia il Senatore Marino (che è medico chirurgo)!? Il policlinico Umberto I è in una situazione da terzo mondo?! E chi aveva mai sentito parlare della famigerata “piastra”?! Ma il punto è che la chiamano così per un altro motivo. Non perché è una sala con un muretto in mezzo che permette l’incolonnamento di una minima parte dei pazienti che, purtroppo, piuttosto che per fortuna, finiscono al pronto soccorso dell’Umberto I, ma perché in fondo alla sala può capitare di imbattersi in teglie di caldarroste cotte sul fornetto da campeggio in sala infermieri.
Ma veniamo alla notizia, è lei la vera paziente. L’unica vera notizia è che tutto questo viene sbattuto in “Home Page” del sito del primo quotidiano italiano perché Marino Gramazio è sceso dal colle a spartire le acque del mar repubblicano! Per di più con titolo sensazionalistico sulla “Front Page” nonostante l’articolo ne dimostri l’inadeguatezza. Ma che cosa dovrebbero dire tutti gli altri?! E tutti quelli che si trovano nella stessa situazione ma in altre strutture?! Il sito di un quotidiano serio dovrebbe preoccuparsi di trasmettere una lettura un attimo più avveduta di un fatto come questo. Invece fa notizia che al Corriere.it hanno aspettato il 2012 a scoprire la situazione che c’è nei sotterranei del primo policlinico della capitale. Ma lo Scoop vero a questo punto diventa il Blitz!! Gramino Marazio, mezzuomo medico chirurgo, non sospettava minimamente di essere stato anticipato dalle Iene! Marazio Gramino non si è neanche reso conto della presenza della redazione online del Corriere, pare fossero travestiti da barboni che dormono nei sotterranei del policlinico.
Marino, Gramazio e la compagnia della sera.it
E arriviamo fino all’alta funzione sociale del Blitz e dello Scoop. Ora è cambiato tutto. I direttori del pronto soccorso sono stati sospesi e soprattutto le acque si sono richiuse su di loro. La piastra ormai non è più una piastra qualsiasi, è una piastra in prima pagina del Corriere.it, fra il tatuaggio osé di Belen e l’ultimo servizio fotografico delle modelle di biancheria intima di Victoria Secrets(…). E allora si pone la questione: ma che dovrebbe fare il Corriere.it? Non dovrebbe parlarne? Gramino doveva rimanere a casa di Bilbo nella Contea?
No il punto sta da tutt’altra parte. Qui vanno riscritte le regole e senza dubbio cominciare a farle rispettare non può essere negativo. Ma quando la democrazia è sospesa e ci si affretta a far tintinnare le manette c’è il rischio che la libertà venga ridotta alla prima pagina di un quotidiano online (ormai fra i più mediocri). E il rischio ancora più grave è di calpestare la dignità di tutti i medici che, tutto sommato, con il terzo mondo ci si confrontano ogni giorno da vicino. E molto spesso quei medici che legano i pazienti ai letti e quegli infermieri che arrostiscono le caldarroste, e che lavorano in quelle condizioni, spesso non hanno un contratto di lavoro stabile. (Tò, Una notizia!) Di sicuro meno stabile degli incarichi di Marino e di Gramazio e del contratto di De Bortoli.
Gli agitatori di manette, i giornalisti eroi civili, i conduttori politicamente (s)corretti, i politici (non) professionisti, sono agli sgoccioli. Gli eroi veri prima o poi c’è il rischio di ritrovarseli sotto casa. Perché questo è un sistema che crea divisioni e disuguaglianze. Come, purtroppo, dice anche Celentano, il popolo è sovrano e prima o poi l’aristocrazia corporativa dovrà farci i conti. Io personalmente comincerò proprio dal ragazzo della via Gluck. Un medico specializzando che, dopo 12 ore di guardia, se ne fa altre 8 di reparto perché sa che questo potrebbe lontanamente avvicinarlo a quel monotono posto fisso tanto ambito, potrebbe voler recarsi sotto casa di Gramazio e Marino. Ma l’importante è che si presentino in molti anche sotto casa dei professori che ritengono che basta un’incensata della loro scienza a risolvere i problemi di questo paese.
A questo paese manca una sola cosa sulla quale è fondata la Repubblica Democratica: il Lavoro! E intendo il lavoro quello serio, quello che, in definitiva, é il mattone della Repubblica. E si tratta della stessa cosa che manca alle opere degli agitatori di manette, dei giornalisti eroi civili, dei conduttori politicamente (s)corretti e dei politici (non) professionisti. E senza il Lavoro di tutti non si può che costruire il contrario della Libertà!
YanezDeGomera
Pingback: Marino, Sindaco di Roma al 30% | Dopodomanisicuramente.com