Monti e la democrazia in vacanza

Paroline in vacanza: crisi economica, crisi di sistema, indignazione, governo tecnico, il governo dei tecnici, nomina di senatore a vita, Europa unita, sospensione della democrazia, credibilità al livello internazionale, cena di Capodanno al Campidoglio, liberalizzazione, lotta all’evasione fiscale, riforme (non sia mai, costituzionali), legge elettorale, legge sulla protezione civile, legge sulla neve, decreto legge, emendamento responsabilità civile dei magistrati, vada a bordo, vada a spalare la neve, vado via… vieni via con me…

Snoopy e la neve

Un pensiero per il sindaco Alemanno (l'alpino)

“Paolo non lo sa, chi governerà…sa soltanto che vuole un amore…”

Paolo è un elettore di sinistra. Un uomo, un lavoratore, un cittadino che ha studiato Marx e ha visto il PCI, gli anni di piombo, tangentopoli, la Bolognina, Berlusconi e si ritrova con un pugno di Bersani. Paolo crede nello stato, nella Repubblica Democratica fondata sul Lavoro, e ormai non considera neanche da lontano la dittatura del proletariato. Però sa anche che non avrà una pensione, che paga le tasse per permettere agli evasori di evaderle, che vive in un paese più vicino al terzo mondo che al secondo. Paolo ha ricevuto l’etichetta del precariato e sa bene che questo non significa essere un uomo. Paolo ha deciso di lavorare: di pensare al suo pezzo di terra che poi tanto l’unione fa la forza.

E poi venne la crisi economica. Fallisce la più grossa banca di investimenti del mondo, sulla quale garantiscono le banche di tutto il mondo. Fallisce? Ma che vuol dire che una banca fallisce? E soprattutto che vuol dire che fallisce una banca che garantisce i prestiti delle altre banche?

Basta con le domande, è tempo di risposte e di vacanze.

La prima banca di investimenti del mondo fallisce ed il ministro del tesoro americano dopo pochi mesi salva dal fallimento la seconda banca di investimenti del mondo. Tutto questo accompagnato da un odore di massoneria che nel corso degli anni è arrivato a profumare, attraverso i giornali freschi di stampa, la casa di Paolo, l’italiano medio. Tutti conosciamo un Paolo. E Paolo non conosce neanche una persona che lavora in un’agenzia di rating.

Dopo qualche anno viene fuori che la crisi è arrivata in Europa. E siccome noi stiamo in Europa, però forse ci cacciano se falliamo, allora ci serve il governo tecnico. Che però è un governo dei tecnici perché il Presidente del Consiglio, ventiquattro ore prima di diventare Presidente, e subito dopo essere stato fortemente raccomandato dal FMI, è stato nominato senatore a vita. Ed in nome dell’Euopa unita o dell’unione europea viene fuori che siccome nel nostro paese dal ’68 non c’è un governo che dura una legislatura intera, serve una sospensione della democrazia. E per fortuna il Parlamento, che dovrebbe rappresentare il popolo, si inchina al Professor Monti, detto anche “la politica é la mia peste”.

Le vacanze di Mario Monti

Questa la risposta alla crisi di sistema, all’indignazione. Un professore che, come tutti gli europeisti, crede in questo sistema in crisi, e non si pone minimamente il problema di un nuovo sistema. Non conta nulla  che i Cinesi pagano il lavoro un decimo di quanto si paga in Occidente o che in Brasile fanno andare le macchine con la canna da zucchero. Noi abbiamo recuperato la credibilità internazionale, abbiamo usato il pugno duro con tutti, fatto le liberalizzazioni, abbiamo abbassato lo spread, siamo andati a cercare gli evasori, ed ora è la volta della legge elettorale. Bisogna fare le riforme (non sia mai, costituzionali).

E Paolo si ritrova nella sua stanza a riflettere sul perché dovrebbe interrogarsi sul dilemma proporzionale/maggioritario? C’è il professore che ci pensa. L’articolo 18 lo difendono Bersani e la Camusso. Intanto scende la neve  sempre più profumata di massoneria. Si mischia con la metropoli e ne viene fuori un fango che a Paolo gli fa venire la voglia di andare via… si addormenta e sogna. Sogna Monti su una scialuppa di salvataggio che si chiama “Vado via”… E lui pensa “Vieni via con me”!

YanezDeGomera

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